00 14/04/2008 10:44

Melo

nome botanico:Malus


Descrizione

Pianta d'origini antichissime proveniente dalle regioni transcaucasiche, diffusa in moltissime parti del mondo. La sottospecie più conosciuta è il Malus communis pumila, da cui si sono ottenute gran parte delle varietà di mele presenti sul nostro mercato. Altre specie sono utilizzate per la produzione di piantine da portainnesto. La coltivazione del Melo è molto diffusa anche in Italia, infatti, prediligendo i climi umidi e freddi, la maggior concentrazione dei frutteti da produzione si trova in tutto l'arco alpino. Il Melo può raggiungere gli 8-10 metri d'altezza, ha foglie di color verde scuro di forma ovale con il margine seghettato, i fiori sono composti da cinque petali di color bianco rosato. Produce frutti di forma tondeggiante le cui dimensioni e colore variano secondo le numerosissime varietà attualmente coltivate. Negli ultimi anni c'è stata una tendenza a suggerire vecchie varietà di Melo ormai abbandonate, le quali hanno ottime caratteristiche organolettiche e soprattutto una grandissima resistenza alle più diffuse malattie. Le mele, oltre che per il consumo fresco, sono utilizzate dall'industria per la produzione di marmellate, succhi, gelatine e per l'essiccazione.


Portainnesti

Sono numerosissimi i portainnesti utilizzati per il melo, i più diffusi sono il franco, il dolcino, il paradiso, e i vari portainnesti clonali. L'innesto sul franco dà un grande sviluppo, rendendo la pianta molto longeva ed esaltando le caratteristiche dei frutti, entra però in produzione molto tardi. Il dolcino e il paradiso sono utilizzati per ottenere forme molto ridotte con il vantaggio di avere abbondanti e precoci produzioni, infatti, con questi portainnesti si possono raccogliere le mele già dal primo anno dopo l'impianto. Gli altri portainnesti ottenuti da cloni di dolcino e paradiso, sono classificati in base alla vigoria che danno alle piante innestate su di loro, sono utilizzati esclusivamente per i frutteti da produzione e la loro scelta varia in conformità del tipo di varietà, dal tipo di terreno e dal clima della zona su cui si deve realizzare il frutteto.


La concimazione

Come per molte altre piante, anche per il Melo è consigliata la concimazione, fatta possibilmente ogni anno, con letame ben maturo o altri concimi d'origine organica, integrandoli con concimi chimici complessi a base di azoto, fosforo, potassio e microelementi, usando percentuali più alte di azoto e fosforo in primavera, per favorire lo sviluppo della pianta sia nella parte aerea sia in quella radicale, con percentuali più alte degli altri elementi durante l'estate fino a settembre, per favorire la messa a frutto, ricordando che il potassio ha una spiccata influenza sulla colorazione dei frutti.



Parassiti e Malattie

I parassiti animali che attaccano il Melo sono: gli afidi, che si annidano sui germogli e sulle foglie accartocciandole; le cocciniglie che possono danneggiare i rami, le foglie e i frutti indebolendo sensibilmente la pianta; la tignola che è una larva che si nutre dei germogli e delle foglie ed infine la carpocapsa, una larva che si nutre dei frutti danneggiandoli irrimediabilmente. Per quanto riguarda le malattie di origine fungina più note, segnaliamo l'oidio che è una muffa bianca che si manifesta sulle foglie e sui germogli e la ticchiolatura che colpisce foglie e frutti con macchie brune necrotiche.

[SM=g9503]